La realizzazione della rete pubblica nazionale sulle aree bianche, cioè a fallimento di mercato, si fonda sull’accordo tra lo Stato e le Regioni.
Dal punto di vista normativo il coordinamento tra Ministero dello Sviluppo Economico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Regioni è assicurato da un accordo siglato l’11 febbraio 2016.
Per l’utilizzo delle risorse e le modalità di attuazione il Mise ha concluso degli accordi di programma con le Regioni.
Le risorse che finanziano il programma sono fondi nazionali FSC (Fondo per lo sviluppo e coesione), fondi Comunitari FESR (Fondo europeo sviluppo regionale) e FEASR (Fondo europeo per lo sviluppo rurale)
3.000 milioni di euro
53,3%
46,7%
Obiettivi
13 milioni
7.459
8,4 milioni
Fondi Comunitari che finanziano il programma
Programma di Sviluppo Rurale (FEASR) 2014/2020
Il programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 prevede un contributo pubblico differente da regione a regione. Il Beneficiario, il Ministero dello Sviluppo Economico, prevede che le differenti Regioni e le entità a cui viene affidato, gestiscano indipendentemente i singoli fondi.
I fondi fanno riferimento alla Misura 7 – Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali e alla Sottomisura 7.3 – Sostegno per l’installazione, il miglioramento e l’espansione di infrastrutture a banda larga e di infrastrutture passive per la banda larga, nonché la fornitura di accesso alla banda larga e ai servizi di pubblica amministrazione online.
Programma Operativo Regionale (FESR) 2014/2020
Nell’ambito dei Programmi operativi regionali 2014-2020 le regioni beneficiano del Fondo Europeo Sviluppo Regionale (FESR). Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) si propone di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale nell’Unione europea intervenendo sugli squilibri tra le regioni.
Il programma di sviluppo regionale 2014/2020 fa riferimento all’Obiettivo specifico 2.1 – Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda ultra larga (“Digital Agenda” europea).