Infrastrutture a prova di futuro, la strada della sostenibilità passa dal digitale
In occasione della manifestazione organizzata a Roma dall’ASviS, l’Ad di Infratel Italia Marco Bellezza traccia la rotta sugli scenari di trasformazione del Paese attraverso le reti tecnologiche e le opportunità del Recovery fund.
Ridurre il digital divide e garantire ai cittadini e alle imprese servizi digitali efficienti è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e tra i temi del Festival dello Sviluppo Sostenibile, grazie a un collegamento con la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite. Infratel Italia anche quest’anno ha aderito alla manifestazione organizzata da ASviS, portando il proprio contributo al Goal 9 relativo alle Infrastrutture, alle Imprese e all’ Innovazione quali strumenti attraverso cui raggiungere uno sviluppo più giusto ed equo. Al dibattito hanno partecipato tra gli altri, Enrico Giovannini, Portavoce dell’ASviS, Cesare Avenia, Presidente della Fondazione Lars Magnus Ericsson, Alberto Sangiovanni Vincentelli, Professore presso la UC Berkeley e Mirella Liuzzi, Sottosegretario allo Sviluppo Economico.
“Dall’esperienza Covid-19 abbiamo tratto una serie di stimoli proprio per andare ad intercettare le esigenze che si sono manifestate nel corso dell’emergenza e a farci trovare più pronti ad investire le risorse del Next Generation EU” – ha dichiarato durante il suo intervento l’Ad Infratel Italia Marco Bellezza – “risorse significative sono state investite da tempo nel Piano Banda Ultralarga che Infratel Italia, quale società in house del Mise facente parte del gruppo Invitalia, gestisce. Il Piano, varato dal Governo nel 2015 ed entrato in operatività di fatto nel 2018, è un progetto sfidante per portare questa infrastruttura abilitante nelle aree bianche, ovvero a fallimento di mercato, dove l’intervento pubblico è necessario” – ha aggiunto. – “Questa esperienza può essere molto utile per orientare al meglio le nuove risorse comunitarie.” “Come Infratel Italia – ha sottolineato l’Ad Bellezza – abbiamo un incarico strategico, sempre più evidente nel corso dell’emergenza Covid e per la ripartenza, grazie anche alle iniziative del Governo, come l’art.82 del DL Cura che ci ha consentito di autorizzare e abilitare le infrastrutture posate sul territorio, rese da subito disponibili ai cittadini. Le azioni messe in campo sono state sufficienti a non impattare sul sistema nazionale e sulla quotidianità dei cittadini, ma non bastano a garantire un’infrastruttura diffusa su tutto il territorio e a prova di futuro. Anche nelle modalità operative di rapporto con la concessionaria Open Fiber, nel corso di questi mesi, abbiamo avviato una serie di iniziative volte da un lato a semplificare le attività di controllo delle opere realizzate, e dall’altro a velocizzare le operazioni. Una delle novità introdotte è rappresentata dai collaudi da remoto, ideati durante il lockdown, che contribuiscono, grazie all’utilizzo di strumenti innovativi di realtà aumentata, a ridurre l’impatto ambientale e al tempo stesso gli spostamenti dei nostri dipendenti e i rispettivi rischi per la salute, in linea – seppur limitatamente – con il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità di cui si parla oggi.” “Un altro progetto particolarmente significativo che portiamo avanti, insieme al partner tecnologico TIM, è Piazza WiFi Italia. Sono quasi 600 i Comuni che hanno dotato le proprie piazze di una connessione libera e gratuita, fruibile grazie all’App WiFi Italia. Il progetto, partito nel 2019, ha avuto una notevole accelerazione in questi mesi, intercettando le esigenze delle comunità locali ed a fine anno traguarderà i 1000 Comuni coperti. È evidente che questa progettualità da sola non risolve il tema del digital divide, ma da un lato ci consente di avvicinare le sensibilità delle amministrazioni locali, sollecitate dai cittadini, e dall’altro, attraverso degli sviluppi che stiamo realizzando insieme ai nostri partner, potrà abilitare una serie di servizi pubblici, oltre la connettività, in modo da intercettare l’esigenza, avvertita a più riprese, di promuovere lo sviluppo della cultura digitale, che passa necessariamente dalla fornitura ai cittadini di servizi liberi, aperti, facilmente accessibili e utili nella vita di tutti i giorni. Obiettivo che perseguiamo con il piano WiFi Italia, dalla mobilità intelligente alla valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale” ha concluso l’Ad Marco Bellezza.