Richiesta di rettifica – Articolo pubblicato sul Corriere della Sera

16 Novembre 2020

Si riporta di seguito la richiesta di rettifica trasmessa alla redazione di DataRoom

Spettabile Redazione,

con riferimento alle affermazioni che seguono, contenute nell’articolo “Bonus a pioggia, dove vanno a finire” a firma di Milena Gabannelli e Fabio Savelli pubblicato sul Corriere della Sera in data odierna, in particolare con riferimento al Voucher Connettività Fase I, avviato su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico da Infratel Italia, si precisa quanto segue:

  • “Qui almeno il tetto di reddito è stato fissato: fino a 500 euro per chi ha un Isee inferiore a 20 mila euro e 200 euro per chi è sotto i 50.000”

Tale affermazione non risulta corretta. Infatti il 9 novembre u.s. è stata attivata la Fase I del voucher per la connettività dedicata alla famiglie con ISEE inferiore a 20.000 euro che consiste in uno sconto sul canone di abbonamento a servizi di connettività Internet a banda ultralarga in caso di nuove attivazioni di utenze di rete fissa e nella fornitura di un personal computer o tablet. Tale fase prevede uno stanziamento di 204 milioni di euro e non 1.15 mld come affermato nell’articolo.  I dati circa l’utilizzo dei fondi divisi per regione ed aggiornati quotidianamente sono disponibili qui: https://bandaultralarga.italia.it/scuole-e-voucher/dashboard-voucher/ . Informazioni di dettaglio circa il voucher di Fase I sono disponibili qui: https://bandaultralarga.italia.it/piano-voucher-fase-i-faq/

  • “Una misura nobile che rischia però di tenere fuori quel 40% di italiani privi di internet veloce; fra questi 11 milioni di cittadini che abitano in zone a fallimento di mercato, dove la fibra non arriva e tanto meno un’adeguata connettività a 30 mega”.

Dai dati dell’ultima consultazione pubblica condotta da Infratel Italia conclusa nel mese di settembre 2020 (https://www.infratelitalia.it/archivio-documenti/documenti/esiti-consultazione-2020–conclusa-una-prima-analisi-dei-dati-forniti-dagli-operatori) e considerando gli avanzamenti del Piano Banda Ultralarga affidato ad Open Fiber (sul sito www.bandaultralarga.italia.it è possibile verificare in tempo reale lo stato di avanzamento del Piano) risulta il 25% il numero di unità immobiliari non raggiunte da servizi a banda ultralarga.  Sul punto i dati DESI (Digital Economy and Society Index) della Commissione Europea al 2019 riferiscono di una copertura della rete > 30 mega in Italia del 77%. Considerando poi i piani di investimento presentati dagli operatori privati per il biennio 2020-2022 si può stimare che a fine 2021 la percentuale citata scenda sotto il 10%.

  • “Per i collegamenti privati il costo può arrivare fino a 2500 euro”

Nelle aree bianche (ovvero a fallimento di mercato) i costi di attivazione per cliente, come da listino presentato da Open Fiber all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (ultima versione 28 maggio 2020) sono pari a 110 euro più 1.70 euro mensili come riscontrabile dal seguente link https://openfiber.it/app/uploads/2020/05/Aree-Bianche-Listino-Servizi-C-e-D-200528-ver.2-2.pdf

  • “Inoltre il meccanismo dei controlli è inesistente e, quindi, può prendere il bonus ance chi non ne ha diritto. Il Governo infatti non ha affidato l’onere dei controlli all’INPS”.

Come riscontrabile dal Manuale Operativo relativo alla misura pubblicato in data 2 ottobre 2020 (https://bandaultralarga.italia.it/piano-voucher-fase-i-manuale-operativo-e-documentazione/) il sistema di controlli si articola in via preventiva attraverso la richiesta di una serie di dati da fonti terze autorevoli ed indipendenti (mappa di AGCOM per verificare sussistenza della connessione e Misura Internet della Fondazione Ugo Bordoni per verificare ex post qualità della connessione attivata). Al fine di rafforzare ulteriormente il sistema di controlli, Infratel Italia su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico nelle prossime settimane provvederà ad integrare la piattaforma informatica dedicata agli operatori con i database di INPS, così da verificare la rispondenza dei dati ISEE di tutti i soggetti che stanno effettuando le prenotazioni dei voucher e che saranno attivati dagli operatori nei tempi tecnici previsti. Nella fase attuale, infatti, gli operatori stanno raccogliendo delle prenotazioni di voucher che vengano attivati e quindi riscattati solo all’esito della positiva attivazione di connessioni a banda ultralarga.